Il suolo di Kāśī/Benares è stato creato dalle piante dei piedi di Śiva e della sua Śakti. La coppia non abbandona né mai abbandonerà questo luogo, ecco perché esso si chiama Avimukta, il "Non lasciato".
Al tempo in cui Śiva e la sua sposa si dilettavano in quella "Selva di beatitudine" che è Kāśī, sorse in loro il desiderio di creare un altro essere che potesse alleggerirli delle responsabilità, qualcuno che manifestasse, proteggesse e infine riassorbisse ogni cosa.
Fu allora che, dallo sguardo stillante nettare di Śiva, nacque Mahaviṣṇu, il "Grande Viṣṇu", splendido e maestoso, e a lui venne affidata l'esecuzione di quanto prescritto dai Veda.
Per dedicarsi all'ascesi, Viṣṇu scavò col cakra (il disco) uno stagno, lo riempì col suo sudore, si sedette sulla riva e si concentrò per cinquantamila anni.
Compiaciuto di lui, Śiva gli accordò un dono e Viṣṇu scelse di poter contemplare per sempre il dio e la sua sposa.
Śiva scosse il capo per acconsentire e dal suo orecchio (karṇa) si staccò un gioiello (maṇi) che cadde nello stagno. Da allora quel luogo è noto come Maṇikarṇikā.